Ultima modifica: 17 Giugno 2018

Shakespeare in Italy – dall’audiovisione al gioco di abbinamenti in movimento

“Shakespeare in Italy” è un documentario della BBC che indaga il rapporto profondo tra Shakespeare e l’Italia. Francesco da Mosto, presentatore di origine italiana, si sposta in varie località italiane legate all’opera (eanche alla biografia) del poeta e drammaturgo inglese.

Il documentario è suddiviso in due episodi, “Land of Love” e “Land of Fortune”, poichè amore e fortuna sono cardini dell’immaginazione teatrale di Shakespeare. Otto sono le opere ripercorse da Francesco da Mosto: “The Taming of the Shrew”, “Romeo and Juliet”, “Much Ado about Nothing”, “Othello”, “The Merchant of Venice”, “Julius Caesar”, “Antony and Cleopatra”, “The tempest”. Ogni tappa nelle città in cui sono ambientate le opere (Venezia, Roma, Padova, Verona, Palermo, Messina, Napoli) è ricchissima di informazioni sulla cultura de tempo (sia italiana che inglese), i palazzi storici che spesso fanno da sfondo alle trame, le fonti a cui Shakespeare deve aver avuto accesso, eventi biografici fondamentali (e tesi qualche volta sorprendentemente azzardate) che hanno formato la personalità dell’autore…

Ho proposto l’audiovisione del documentario in dvd in inglese alla classe IIIB del liceo scientifico: nonostante il documentario sia lungo (solo) 120 minuti, abbiamo impiegato più delle due ore necessarie per la semplice audiovisione poichè i contenuti hanno spesso richiesto una ripresa e riesposizione (anche in italiano) da parte degli alunni e/o dell’insegnante.

A distanza di qualche settimana, ho riproposto i contenuti del documentario sotto forma di gioco di abbinamenti: ho creato una tabella in 4 colonne e 8 righe con i titoli delle otto opere teatrali descritte, le città in cui ogni opera è ambientata, le fonti a cui l’autore ha attinto, informazioni sintetiche su trama, personaggi e tematiche; ho poi numerato ogni casella da 1 a 8 ma scombinando le corrispondenze; ho fotocopiato e ritagliato le caselle in quantità tale che fosse assicurata ad ogni alunno ogni corrispondenza disponibile; ho raggruppato tutti i foglietti secondo il contenuto (cioè, tutte insieme le strisce di carta con i titoli delle opere, tutte insieme le strisce con i nomi delle città, ecc…) e predisposto 4 ciotole diverse in cui gli alunni potessero frugare; ho organizzato l’aula con alcuni tavoli a parete con sopra le ciotole e altri tavoli raggruppati al lato opposto a cui gli alunni potessero tornare per raccogliere e organizzare gli abbinamenti trovati; su questi ultimi tavoli ho preparato una pinzatrice con cui gli alunni potessero legare le strisce di carta abbinate e una busta da lettere per ogni alunno con il proprio nome scritto sopra in cui gli alunni potessero conservare gli abbinamenti.

Via al gioco: bonus speciale a chi arriva per primo; vince chi ha più abbinamenti corretti.

Le opere con meno successo? “The Taming of the Shrew” e “Much Ado About Nothing”.

Stravince invece “The Tempest”, di cui conoscevamo meglio trama, personaggi, tematiche per averne analizzato un estratto in classe. Il resto è da ripassare: sarà per l’anno prossimo.

prof.ssa Anna Campisi Policano


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